Fino a questo momento abbiamo studiato il calcolo letterale applicato a problemi geometrici. In realtà la matematica non è fatta di soli numeri, ma anche di formule, lettere e simboli. Oggi vedremo un’introduzione al calcolo letterale.
Gli argomenti della lezione
- Introduzione al calcolo letterale
- Perché imparare a fare i calcoli con le lettere?
- Operazioni con le lettere
- Esercizi svolti e da risolvere
Introduzione al calcolo letterale
Nella scorsa lezione abbiamo visto le espressioni algebriche con i numeri relativi, applicando, se necessario le proprietà delle potenze. Oggi inizieremo ad anticipare il calcolo letterale di monomi e polinomi.
Perché fare il calcoli con le lettere?
Le espressioni algebriche che abbiamo imparato a risolvere non sono fatte solo di numeri, ma anche di lettere. Il calcolo letterale in geometria è fondamentale. Quando noi diciamo che l’area di un rettangolo si calcola base per altezza, vuol dire che possiamo scrivere:
Arettangolo=b x h
Questa altro non è che un’espressione algebrica con le lettere. Non dobbiamo quindi meravigliarci che, anche in algebra quindi, i nostri esercizi siano fatti di numeri ma anche di lettere.
Per rispondere alla domanda “il calcolo letterale a che serve?” possiamo solo solo dire per ora che sarà fondamentale nello studio delle equazioni che vedremo più avanti: in generale il calcolo letterale serve a permetterci di calcolare qualcosa che ancora non si conosce, cioè un’incognita. Ma studieremo bene questo aspetto nelle prossime lezioni.
Calcoli algebrici e operazioni con le lettere
Ripassiamo assieme le operazioni con i numeri relativi usando questa volta le lettere.
+a-a=0
Se su una scrivania vuota io metto una penna, quindi sommo un determinato elemento e subito dopo la tolgo, chiaramente la scrivania resterà vuota. Questo significa che se ho una lettera, prima sommata e poi sottratta, il risultato sarà nullo, cioè 0.
+a+(+b-c)=+a+b-c
Se ho un segno “più” davanti ad una parentesi e al suo interno non ci sono operazioni da svolgere, posso rimuovere semplicemente la parentesi.
+a-(+b-c)=+a-b+c
Diverso è il caso in cui davanti una parentesi ho il segno meno. In questo caso, mai dimenticarlo, è necessario rimuovere la parentesi e cambiare tutti i segni all’interno.
(+a) x (+b) = +ab
Per moltiplicare due lettere tra loro diverse, semplicemente si accostano l’una accanto all’altra, moltiplicando i segni con la regola dei segni già vista nelle scorse lezioni nelle operazioni con i numeri relativi.
Questo implica anche che, ogni volta che troviamo due lettere vicine in un’espressione algebrica, queste sono tra loro moltiplicate. Essendo valide le regole dei segni, posso anche scrivere.
(-a) x (+b) = -ab
(-a) x (-b) = +ab
(+a) x (-b) = -ab
Per quanto riguarda le potenze, posso inoltre scrivere che se l’esponente è pari allora il segno meno può essere eliminato:
(-a)n=an
Se invece l’esponente è dispari è allora il segno rimane.
(-a)n=-an
Valgono inoltre le cinque proprietà delle potenze già viste nella scorsa lezione.
an x am= am+n
an : am= am-n
(an)m= amn
am : bm= (ab)m
am : bm= (a:b)m
Calcolo letterale, esercizi svolti e da svolgere
Generalmente teniamo separata la parte teorica da quella pratica. Tuttavia questa lezione di matematica, in fondo, non è stata altro che un ripasso di quanto già appreso precedentemente. Essendo stata molto rapida possiamo quindi passare immediatamente alle esercitazioni, iniziando come sempre da esercizi di calcolo letterale svolti.
(2a+b)3 -2(a+b)2
dove a=-1/2; b=-1
Questi tipi di esercizi sul calcolo letterale sono particolarmente semplici. E’ sufficiente sostituire alla lettera il valore indicato sulla destra per ottenere una semplice espressione algebrica numerica.
Consiglio: quando andiamo a sostituire, ricordiamoci di inserire una parentesi nei valori inseriti. Ecco come…
Ora proviamo a risolvere il calcolo letterale con una sola variabile, ovvero con una sola lettera. Sarà, ovviamente ancora più semplice:
Di seguito vi proponiamo un elenco di esercizi con cui poter fare pratica con l’argomento.
Attenzione quando al denominatore c’è il numero 0
L’ultimo esercizio, il n.224, lo abbiamo già svolto insieme. Il testo sottolinea anche come per a=-1 il risultato sia impossibile. Vi siete già fatti un’idea del perchè?
Se non sapete rispondere a questa domanda vi consiglio di prendere la vostra calcolatrice e di provare a fare una divisione tra due numeri. Il secondo deve essere 0. Ad esempio: sette diviso zero – non fatelo a mente – cosa dice la calcolatrice? ERRORE!
Questo perché è impossibile risolvere una divisione quando al denominatore c’è 0. Questa è una regola fondamentale che approfondiremo meglio quando parleremo di condizioni di esistenza, sia negli esercizi sulle equazioni che sugli esercizi di analisi del V anno.
Per ora ci basti sapere che un divisione non può mai avere al denominatore lo 0.
Se siete riusciti a risolvere tutti gli esercizi, vi invitiamo a procedere con il prossimo capitolo. Appreso come risolvere i problemi con il calcolo letterale, possiamo finalmente passare alle proprietà e regole sui monomi.
Se invece persistono problemi o dubbi sul calcolo letterale, vi invitiamo a contattarci, restiamo come sempre a vostra disposizione.
eccellente. Veramente precisi e chiari, grazie
Semplicemente grazie
Molto belloooooooo